Progetti F.E.I. costruire la cultura dell’accoglienza nella nostra città

Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi

Pensare ai cittadini stranieri come risorsa e non come problema, agevolando un percorso teso all’acquisizione e all’apprendimento del contesto e per l’inserimento nel territoriale in cui vive: considerarsi oggi una società multietnica significa anche mettere a punto quotidiane opportunità di comunicazione, scambio e incontro tra i rappresentanti dei vari popoli che abitano la città.

Negli ultimi tre anni, sul territorio del Comune sono state finanziate e realizzate complessivamente quattro progettualità FEI, ossia attinenti al Fondo europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi, con il supporto del Ministro dell’Interno: 

 

-FEI 2009 az.4  Progetto "Mediazione culturale: uno strumento per l'interazione e le pari opportunità";

-FEI 2010 az.7  Progetto "Un’integrazione possibile a Verona: saperi a confronto"

-FEI 2011 az.8  Progetto "Integrarsi: un territorio in dialogo"

-FEI 2012 az. 5 Progetto “Famiglie, generatività sociale e mediazione interculturale.Il ruolo attivo degli stranieri”

Tali progettualità vedono il Comune di Verona capofila di una ampia rete di partner territoriali come di gruppi e comunità di migranti ben radicate, che hanno saputo consolidare modalità di lavoro condivise. Con tali realtà sono state implementate attività di sostegno e percorsi di mediazione culturale, svolti in un’ottica di sviluppo e produzione di benessere e agio, sia per gli operatori dei servizi che per i migranti che sono in relazione con tali servizi d’integrazione della popolazione immigrata di Paesi terzi nella comunità locale di accoglienza.

L’obiettivo specifico è migliorare e qualificare l’offerta del servizio pubblico all’utenza straniera attraverso percorsi che nascano dall’integrazione e dal completamento di una pluralità di soggetti e professionalità italiane e straniere (l’operatore pubblico, l’operatore del privato sociale, il mediatore linguistico culturale, il formatore, il supervisore, il counselor, la comunità migrante) in una crescita condivisa, nonché qualificare il servizio pubblico attraverso un lavoro di approfondimento, di confronto, di conoscenza, di pensiero. L’intento è far emergere criticità ed elaborare possibili percorsi e strumenti per generare un “divenire” del servizio pubblico in una società multiculturale, in un momento storico di generale difficoltà che acuisce le differenze e i motivi di conflittualità.

Sono progetti innovativi, realizzati attraverso l’uso di pratiche di mediazione linguistico culturale ed interculturale e inseriti in alcuni ambiti principali quali:

Area affido - centri diurni – Centri Sociali territoriali -Istruzione (servizi educativi e scuole per l’infanzia)
• interventi di mediazione linguistico-culturale per la gestione di primi colloqui presso i Centri Sociali territoriali;
• predisposizione di “linee guida” relativamente al primo accesso ai servizi sociali (C.S.T.) di utenza straniera ed elaborazione di strumenti metodologici di orientamento alla gestione di casistiche complesse;
• "Famiglie e affido omoculturale: legami e mediazioni per crescere famiglie e comunità" attraverso il Centro per l’Affido e la Solidarietà Familiare ed esperienze di affido di bambini di origine straniera;
• percorso formativo denominato "L'accesso ai servizi sociali territoriali da parte della popolazione immigrata: un approccio multi-professionale", finalizzato ad approfondire l’utilizzo dello strumento della mediazione culturale e valorizzare l’approccio multiprofessionale nei serv izi sociali (con assistenti sociali e mediatori linguistico culturali);
• laboratori formativi su relazioni educative, familiari, scuola e territorio, relazioni di cura presso scuole materne e asili nido (con educatori, insegnanti, genitori e mediatori);
• laboratori formativi su relazioni educative, familiari, relazioni di cura presso centri diurni/ aperti (con educatori, genitori, bambini/ragazzi e mediatori).

Area Accoglienza -MiSNA
• osservazione partecipata con donne, in particolare dalla Nigeria (donne inserite nei percorsi art.18 e non) finalizzata ad approfondire la relazione, generare rapporti di maggior fiducia nel processo di inserimento sociale e nelle interazioni quotidiane con altre ed altri;
• percorso formativo denominato “Pensiero dell’esperienza e passaggi di trasformazione: analisi multiculturale e presa in carico a rete” volto a fornire strumenti e metodologia per affrontare in maniera multi-professionale ed inter-istituzionale casistiche sociali e socio-sanitarie concrete;
• interventi di mediazione linguistico-culturale per la gestione delle prese in carico di minori stranieri non accompagnati;
• interventi di mediazione linguistico-culturale per la gestione delle prese in carico e delle situazioni complesse.

Area Pari Opportunità
• gruppi di parola e dialogo sulle varie tradizioni culturali delle donne e percorso di formazione linguistica e culturale in collaborazione con alcune mediatrici linguistico culturali e rivolto alle donne di Casa di Ramìa.

Area Amministrazione Penitenziaria
• percorsi formativi per agenti penitenziari della Casa Circondariale di Montorio, finalizzati all’approfondimento interculturale rispetto ad alcune aree geografiche di maggior provenienza della popolazione detenuta;
• percorso formativo per assistenti sociali del U.E.P.E. Ufficio Esecuzione Penale Esterna finalizzati all’approfondimento di alcuni aspetti caratterizzanti le comunità straniere con particolare attenzione al tema delle regole e del loro rispetto;
• interventi di mediazione linguistico-culturale su casistiche sociali in affiancamento alle A.S. del U.E.P.E.

Azioni trasversali
• percorsi formativi "Favorire l'integrazione di cittadini immigrati: competenze e strategie nell'applicazione della normativa in materia di immigrazione”, finalizzati a fornire nozioni di base in materia di normativa sull’immigrazione e gestione pratiche amministrative riguardanti utenza straniera (con operatori dei Serv izi Sociali, di sportelli informativi, della Polizia Locale, dell’Anagrafe-Sportello Polifunzionale, ecc.).

Area mediazione sociale
• laboratorio di mediazione sociale nel quartiere multietnico di Veronetta finalizzato a far emergere dinamiche virtuose efficaci nel favorire processi di integrazione e che possano essere riproponibili in altre aree della città; pratiche e relazioni di cittadinanza (positività e negatività) quale premessa per la messa in campo e l’adeguamento di politiche sociali.

Percorso formativo per mediatori e mediatrici culturali FEI Az. 5

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Percorso formativo per mediatori culturali e operatori sociali FEI Az. 8

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