Affido Omoculturale

MARZO 2019: MESE DI SENIBILIZZAZIONE PER L'AFFIDO OMOCULTURALE

Per informazioni e segnalazioni di interesse:

L’Affido Omoculturale. Un progetto di sostegno alle famiglie e di accoglienza per i bambini di origine straniera

La vita ogni tanto mi fa appartenere,
come se dovesse darmi la misura
non appartenendo.
E allora seppi: appartenere è vivere.
Clarice Lispector

 

In generale l’affidamento familiare presenta aspetti peculiari, che pongono la funzione dei genitori affidatari “al confine” tra generatività sociale e genitorialità.

Se la genitorialità riguarda la cura dei figli nell’ambito privato della famiglia, la “generatività sociale” fa piuttosto riferimento ad un coinvolgimento più vasto con la generazione successiva e all’offerta di cura, aiuto e promozione verso un’altra persona, e al contributo culturale creativo alla società in generale.

L’affido appartiene alle società di tutto il mondo, non è esclusivo di un gruppo, attinge alla responsabilità per garantire la cura e i diritti dell’infanzia di cui ogni cittadino è portatore, sia che esso sia straniero o italiano.
Siamo partiti dal presupposto che le famiglie, se sostenute, possono esprimere il proprio potenziale ed essere risorse attive nella costruzione della comunità locale.

In particolare, l’apporto che le famiglie possono dare si realizza nei modi talora nuovi di affrontare i bisogni emergenti, di esprimere i diritti e i doveri di cittadinanza, di qualificare la partecipazione alla vita della comunità, dando voce e dignità anche alle persone più in difficoltà.
È in questa cornice che è nata, alcuni anni fa, l’ipotesi di lavorare sul tema dell’Affido Familiare e omoculturale.

Il Comune di Verona attraverso le attività del Centro per l’Affido e la Solidarietà Familiare da alcuni anni ha avviato una importante sperimentazione, unica nel Veneto e con pochi raffronti in Italia, di Affido omoculturale, che prevede l’accoglienza del minore straniero in una famiglia proveniente dallo stesso ambiente culturale. Questa forma di affido consente al bambino e al ragazzo di trovare nella famiglia affidataria un ambiente simile a quello della famiglia di origine, sia dal punto di vista culturale che linguistico e religioso.

Grazie ai finanziamenti europei (Fondo Europeo per l’Integrazione 2011 – azione 8) l’Assessorato ai Servizi Sociali, Famiglia e Pari Opportunità in partenariato con l’Associazione di Mediatori e Mediatrici culturali Terra dei Popoli, ha consolidato il percorso di approfondimento sulla cura, sulla protezione e sulla tutela dei bambini nelle varie culture, realizzando un laboratorio permanente di lavoro che coinvolge operatori sociali del Comune, mediatrici culturali e numerose realtà comunitarie straniere.
  
La finalità del progetto è quella di favorire l’individuazione di famiglie straniere disposte a diventare affidatarie ed entrare così nel circuito delle risorse familiari a disposizione dei Servizi per l’accoglienza temporanea dei bambini in difficoltà.
Alcuni primi risultati del percorso di sensibilizzazione:

- 200 cittadini stranieri coinvolti, tra cui diversi “leader di comunità” (10 pastori delle chiese della Nigeria e del Ghana, un sacerdote ortodosso, due sacerdoti stranieri cattolici, tre monaci del Centro Culturale Buddista e il Centro Islamico di Verona) che hanno collaborato nella sensibilizzazione dei propri gruppi di afferenza. Nell’insieme, sono stati costruiti

7 gruppi di lavoro che hanno coinvolto nella fase di formazione all’affidamento circa

- 30 famiglie straniere, di cui 15 hanno già dato disponibilità all’affido e sono inserite nella banca dati del Comune. Sei di queste stanno al momento facendo l’esperienza di accogliere un bambino presso la propria famiglia e altre sono in attesa.
Il percorso ha visto la partecipazione attiva di 12 mediatrici culturali e di 4 operatori sociali del Comune di Verona.

L’affido omoculturale è sicuramente l’esperienza più innovativa sviluppata in questo ambito, frutto della maturazione dei processi di integrazione nella nostra città. Sul fronte dell’affido, l’Amministrazione comunale si è già impegnata approvando una nuova linea di indirizzo che prevede una forte azione di sviluppo dell’affido temporaneo in famiglia, riconosciuta come l’istituzione più idonea ad accogliere e sostenere i minori in stato di disagio.